Sestante
A.D.F. London.
Sestante
Gran Bretagna, circa 1920
M.M.T.A. - Invent. n. 060
Materiali: ottone, argento, vetro ed ebano, in cassetta di mogano e ottone
Dimensioni: cm 24x27x11
Appartenuto a Ernani Andreatta senior.
Questo tipo di sestante è stato usato sino agli anni ’50 circa. Serviva a determinare la posizione della nave mediante la misura dell’altezza degli astri.
Telaio, alidada, portavetri, portaspecchi e portacannocchiale in ottone; lembo e verniero in argento; impugnatura in ebano; due specchi; sette vetri colorati; due cannocchiali; vite micrometrica per la regolazione del verniero; microscopio per la lettura del verniero; graduazione da -5 a +160°; cassetta quadrata in mogano, con interno rivestito di panno; serratura con chiave; placca con il nome del proprietario sul coperchio. Marchio del rivenditore: buff & buff. mfg. company. quality in engineering instruments. boston.
Il sestante, evoluzione dell’ottante, di cui ricalca la forma e il funzionamento, è uno strumento ottico a doppia a riflessione che serve a misurare l’angolo formato tra due astri o tra due punti a terra. In altre parole, permette di calcolare la latitudine di un luogo prendendo l’altezza sull’orizzonte del Sole o della Stella Polare. Ha un telaio a forma di settore di cerchio, con un’apertura di circa 60° (un sesto di angolo giro, da cui il nome) ed è capace di misurare angoli fino a 120°. Grazie alla maggiore ampiezza, ha una gamma più vasta di utilizzazioni rispetto all’ottante e permette di eseguire accurati rilevamenti idrografici o di determinare il punto nave per mezzo delle distanze lunari. Presentato dal capitano John Campbell della Royal Navy nel 1757, entrò nell’uso comune a partire dall’Ottocento.