Incrociatore lanciamissili italiano “Vittorio Veneto”
Franco Tommasino
Incrociatore lanciamissili italiano “Vittorio Veneto”
Modello navigante costruito a Genova nel 1970
M.M.T.A. - Invent. n. 035
Materiali: vetroresina, legno, alluminio, plastica, ottone, rame e gomma; su basamento di legno e ottone
Dimensioni: cm 149x28x56
Scala: 1:100
Motto: Victoria nobis vita.
I motori elettrici, marca Craupner, muniti di radiocomando, azionano le eliche, i timoni, i radar, le ancore, le luci di bordo, i lanciamissili, i lancisiluri e i cannoni. La tuga può essere sollevata per accedere al vano interno. Ecco come l’autore descrive la nascita del modello: “Nel 1960 la Marina Militare Italiana lo varò (il “Vittorio Veneto” ndc.) nel 1960 nel Cantiere di Castellammare di Stabia, come nuova ammiraglia della flotta. Non potei ignorarlo. Mi procurai qualche disegno e molte fotografie e cominciai la costruzione in scala 1:90 (cm 140x28); lo scafo in vetroresina e le sovrastrutture, alquanto complicate, in legni vari”. L’incrociatore “Vittorio Veneto” rappresentava un miglioramento delle due unità della classe “Andrea Doria”, specie per quanto riguardava la componente elicotteristica, che passò da tre a nove apparecchi. La nave, costruita dall’Italcantieri di Castellammare di Stabia, fu impostata il 10 giugno 1965, varata il 5 febbraio 1967 e consegnata il 12 luglio 1969. Le sue dimensioni sono: lunghezza m 179,61; larghezza m 19,42; immersione m 5,24; dislocamento a pieno carico tonn. 9.200. La parte centro-prodiera dello scafo assomiglia a quella di un incrociatore convenzionale, mentre quella poppiera è occupata da un ponte di volo lungo m 48 e largo m 18,50. Da centro nave a poppa corre una lunga struttura che arriva fino a murata e alza la coperta di un interponte. A poppavia della plancia sorgono due alberi-fumaioli che sostengono le antenne dei radar e gli scarichi dei fumi delle caldaie. L’aviorimessa è situata sotto il ponte di volo e collegata con esso per mezzo di elevatori situati verso centro-nave. L’armamento missilistico è costituito da una rampa binata, collocata a prora in coperta, che può lanciare sia missili antiaerei Terrier, sia missili antisommergibili ASROC. Gli otto cannoni da 76 mm, in torrette singole, si trovano, quattro per lato, due davanti alla plancia e gli altri sei presso la tuga centrale. I sei lanciasiluri antisommmergibili sono in due impianti trinati a poppa, lungo le fiancate. Per la ricerca dei sommergibili sono disponibili un sonar, inserito nel bulbo prodiero, e nove elicotteri del tipo medio (Agusta-Bell AB-212ASW), oppure quattro del tipo pesante (Agusta-Sikorsky SH-3D). L’apparato motore è costituito da due gruppi di turbine a vapore, alimentate da quattro caldaie, per una potenza di 73.000 CV e una velocità massima di 31 nodi. Le cisterne possono contenere tonn. 1.200 di combustibile, per un’autonomia di 6.000 miglia a 20 nodi. L’equipaggio è formato da 53 ufficiali e 504 tra sottufficiali, sottocapi e comuni.