Modelli di Navi Militari a vela

Portaerei americana

Portaerei americana "Enterprise"

Franco Tommasino

Portaerei americana "Enterprise"

Modello navigante costruito a Genova nel 1965

M.M.T.A. - Invent. n. 034

Materiali: compensato, ottone, plastica, rame e gomma; su basamento di legno e ottone
Dimensioni: cm 142x36x35
Scala: 1:240

I motori elettrici azionano due eliche, due timoni, un radar, tre ascensori due catapulte, l’impianto luci e i segnali di via. Una parte del ponte di volo può essere sollevata per accedere al vano interno.
La “Enterprise” (CVAN 65) prima portaerei a propulsione nucleare della storia, fu costruita a Newport News, in Virginia, per conto della marina americana. Impostata il 4 febbraio 1958, fu varata il 24 settembre 1960 e consegnata il 25 novembre 1961. Le sue dimensioni sono: lunghezza m 341,30; larghezza m 40,50; immersione m 10,80; dislocamento tonn. 89.600. Al momento dell’entrata in servizio era la nave da guerra più grande del mondo, con le sue 12.000 tonnellate in più rispetto alla portaerei “Forrestal”. Per il suo costo di 451,3 milioni di dollari era anche la più costosa mai costruita. La U.S. Navy aveva iniziato lo studio di una portaerei a propulsione nucleare nel 1950, contemporaneamente a quello dei sottomarini. Quattro anni dopo fu realizzato un impianto pilota e nel 1958-59 entrarono in funzione i primi due reattori. Il progetto derivava da quello della “Forrestal”, salvo una diversa sistemazione degli elevatori e una forma particolare dell’isola. Il ponte di volo, più ampio rispetto alle unità precedenti, è costituito da una zona prodiera poco più larga dello scafo e da una centro-poppiera sensibilmente più larga, sostenuta da mensole laterali. Il ponte di volo angolato è delimitato da strisce pitturate nella zona centro-poppiera. L’isola, priva di fumaiolo e di notevoli dimensioni, ha una curiosa forma a cubo. Sulle sue facce sono applicati dei giganteschi pannelli, le antenne dei radar, fissi e non rotanti, per avere un maggior campo di azione. Sul cielo del cubo si trovano le plance, contenute in una sovrastruttura cilindrica, e un albero per altre antenne radar. Gli elevatori sono quattro, di cui tre sul lato destro, due a proravia e uno a poppavia dell’isola, e uno a sinistra, verso poppa. Essi hanno forma trapeizodale per accogliere gli aerei con le ali ripiegate. Vi sono quattro catapulte a vapore, due nella zona prodiera e due nella zona centro-poppiera, e quattro cavi di arresto tesi attraverso il ponte. All’inizio la nave non era dotata di armamento fisso e basava la sua difesa esclusivamente sulla componente aerea. Nel 1966, per respingere eventuali attacchi dal cielo, vennero installati tre lanciatori per missili Sea Sparrow antiaerei. Normalmente la nave imbarca una novantina di aerei: due squadriglie da caccia, due da bombardamento, una antisom, una da ricognizione, una da contromisure elettroniche e una da rifornimento, più alcuni elicotteri per i servizi generali. Ma la configurazione può variare a seconda delle condizioni operative e delle necessità del momento. L’apparato motore è costituito da quattro gruppi di turbine, alimentate dal vapore generato da 32 scambiatori di calore, che ricevono energia da otto reattori nucleari, per una potenza di 280.000 CV e una velocità massima di 35 nodi. La prima sostituzione del nucleo venne effettuata dopo tre anni di funzionamento e 207.000 miglia percorse. La seconda ebbe luogo dopo altri quattro anni e un percorso di 300.000 miglia. L’equipaggio comprende 5.500 uomini, tra ufficiali, sottufficiali e comuni, una vera città galleggiante.

Origine

Donazione Franco Tommasino

Data

29 Marzo 2018

Tags

a motore, navigante

Informazioni

Il Museo è accolto nella caserma della Scuola Telecomunicazioni delle Forze Armate a Chiavari.

Per visite al Museo, trattandosi di istituzione militare, occorre prenotarsi con tre giorni di anticipo