Bovo ligure “Federico”
Bovo ligure “Federico”
a vele spiegate.
Entro lampadina
Modello costruito in Italia nel secondo quarto del XX secolo
M.M.T.A. - Invent. n. 022
Materiali: legno, corda, cartoncino e stucco; in lampadina di vetro e ottone, su basamento di legno
Dimensione lampadina: lungh. cm 20; diam. cm 8
Scala: 1:160
Il modello presenta un armamento con due alberi a vele latine e polaccone.
Il bovo era un legno da cabotaggio caratterizzato da una grande vela latina all’albero di maestra, verticale e non a calcese, e da un piccolo albero a poppa estrema, sempre a vela latina, la cui scotta agiva su un lungo buttafuori. Inoltre armava un grande fiocco, il “polaccone”, con relativa asta sporgente oltre la prua. Questi elementi fondamentali erano suscettibili di variazioni e di adattamenti, a seconda delle circostanze e dei pericoli per la navigazione. Poteva accadere, ad esempio, che venisse montata una gabbiola sull’albero principale, o due fiocchi al posto del polaccone, per resistere meglio alle tempeste. La poppa era a specchio, con notevole slancio, almeno nei modelli più antichi. La prua, inclinata in avanti, era munita di tagliamare. Seguendo l’evoluzione delle altre unità mercantili, negli ultimi esemplari la poppa divenne tonda. In rapporto al carico trasportato, lo scafo poteva assumere configurazioni particolari. I bovi da vino, ad esempio, che eseguivano il trasporto a mezzo di grandi botti poste nella stiva, avevano un bolzone molto accentuato. Questo tipo di natante era diffuso soprattutto nel Tirreno. La lunghezza poteva variare da 16 a 25 metri, la larghezza da 5 a 7 metri, il puntale da 2 a 3 metri e la stazza da 20 a 40 tonnellate.