Modelli di Navi Militari a vela

Leudo italiano “Ernani I”

Leudo italiano “Ernani I”

Leudo italiano “Ernani I” (Antonio)

Modello costruito a Chiavari intorno al 1975

M.M.T.A. - Invent. n. 010

Materiali: legno, corda, plastica, acciaio e ottone; su basamento di legno
Dimensioni: cm 66x17x47
Scala: 1:50

Scafo a ossatura e fasciame; un albero con pennone parzialmente ammainato; bompresso; una tuga poppiera; due boccaporti con quartieri sollevabili; un’ancora; una pompa; sette barili sul ponte di coperta; timone a barra, mobile; opera viva di colore rosso; opera morta di colore bianco. Un tipo di nave minore del Medioevo, denominata “liuto” o “lembo”, diede origine a tutta una serie di piccoli legni a vela latina per il trasporto costiero. L’attrezzatura comprendeva due alberi a vela latina, entrambi a calcese e inclinati verso prua, specie quello di trinchetto. Quando nel Settecento fu introdotto l’uso dei fiocchi, l’albero prodiero scomparve, lasciando il posto a un grande fiocco, il “polaccone”, disteso da una lunga asta che sporgeva oltre la ruota di prua, e nel contempo aumento l’inclinazione in avanti dell’albero di maestra. Tale trasformazione comportò anche la diminuzione del cavallino, che permise un aumento della velocità. Il leudo, con la tipica poppa a cuneo derivante dalle imbarcazioni medievali, e la prua, senza tagliamare, inclinata in avanti, si diffuse notevolmente nelle marinerie mediterranee durante l’Ottocento. Il suo pregio principale risiedeva nell’attrezzatura, semplice e maneggevole, talvolta ulteriormente ridotta con l’abolizione del grande fiocco. In questa configurazione veniva chiamato più propriamente “latino”. In caso di forte vento, la vela latina poteva essere sostituita con una vela quadra, di piccole dimensioni, denominata “trevo”. Alcuni leudi venivano adibiti al trasporto del vino lungo le coste della Liguria, della Toscana e della Provenza. I più grandi si spingevano fino in Campania, Sardegna e Catalogna. Le botti venivano caricate sia sul ponte sia sottocoperta. Gli esemplari destinati ai carichi secchi avevano una semplice stiva. Altri ancora venivano adibiti alla pesca. In genere, i tipi mercantili avevano un bolzone più accentuato rispetto a quelli da pesca. In via eccezionale, il leudo poteva anche armare da due a quattro remi, che servivano per virare di bordo o manovrare nei porti. La lunghezza era di 12-18 metri, la larghezza di 4-5 metri, il puntale di 1-2 metri e la stazza di 15-20 tonnellate.

Origine

Collezione Ernani Andreatta

Data

26 Marzo 2018

Tags

a vela

Informazioni

Il Museo è accolto nella caserma della Scuola Telecomunicazioni delle Forze Armate a Chiavari.

Per visite al Museo, trattandosi di istituzione militare, occorre prenotarsi con tre giorni di anticipo