Modelli di Navi Militari a vela

Tartana ligure del 1700 “Patrizia”

Tartana ligure del 1700 “Patrizia”

 Carlo Rossi

Tartana ligure del 1700 “Patrizia”

Modello realizzato a Chiavari nel 1995

M.M.T.A. - Invent. n. 221

Materiali: legno, ferro, corda e stoffa, su basamento di legno
Dimensioni: cm. 64x15x70
Scala: 1:25

 

La tartana era un battello da carico tipico del Mediterraneo occidentale, lungo da 15 a 20 metri, con la poppa a volta e la serpa molto sporgente. Tali caratteristiche la rendevano simile allo sciabecco, pur avendo scafo più largo e dimensioni più ridotte. Il ponte di coperta presentava una forte insellatura. L’attrezzatura comprendeva maestra e mezzana o maestra e trinchetto, tutti a vele latine. Verso la fine del XIX secolo, la sua struttura venne notevolmente semplificata: sparirono la lunga serpa e la poppa a volta e la velatura si ridusse a un solo albero, con l’aggiunta di un polaccone teso da una lunga asta di fiocco. Lo scafo aveva sezione maestra a U, stellatura ridotta, ginocchio tondo, fianchi leggermente inarcati sulla chiglia, poppa slanciata e insellatura più modesta, salvo che nei modelli spagnoli. La ruota di prua era convessa e a cascata; la poppa era aguzza con il dritto a cascata e lineare. L’attrezzatura aveva assunto un nuovo aspetto: l’albero, piuttosto alto e verticale, si trovava spostato leggermente in avanti rispetto al centro nave e portava una grande vela latina inferita su un’antenna molto inclinata. La vela di prua fissata al lungo bompresso contribuiva a dare slancio e velocità al bastimento. Alcune tartane avevano una freccia sopra la maestra e alzavano una vela di gabbia triangolare fra l’albero e l’asta della vela latina. I modelli più grandi alzavano talvolta una corta mezzana latina molto spostata a poppa. Intorno al 1900, l’armamento della tartana divenne ancora più semplice: l’antenna della maestra venne fissata all’albero per formare una specie di pennone da vela a tarchia, come nel caicco. Con questa configurazione continuarono a svolgere la loro attività mercantil sino agli anni Cinquanta. Le ultime tartane erano spesso attrezzate con rande al posto delle vele latine e avevano un motore ausiliario. Molte di esse erano dotate di prua a clipper e avevano un’asta di buttafuori a fianco del bompresso, per poter armare un secondo fiocco.

Origine

Donazione Carlo Rossi

Data

26 Marzo 2018

Tags

a vela

Informazioni

Il Museo è accolto nella caserma della Scuola Telecomunicazioni delle Forze Armate a Chiavari.

Per visite al Museo, trattandosi di istituzione militare, occorre prenotarsi con tre giorni di anticipo